QUARANTENNALE DELL'U.A.C.


BREVE STORIA DELL'UNIONE AMATORI CARAMBOLA


(U.A.C.) DI TRIESTE


IN OCCASIONE DEL QUARANTENNALE DEL SODALIZIO



A cura di Lucio CATALAN** e Sergio ROSSI


Un grave lutto per l' U.A.C. e per la cittą di Trieste tutta: l'Avvocato ed amico Lucio Catalan ci ha lasciati improvvisamente in data 16 gennaio 2006.


Il saluto del Presidente.
Nell'assumere, per il biennio 1999-2000, la Presidenza dell'U.A.C. - della quale l'Assemblea dei Soci mi ha onorato - mi e' particolarmente gradito celebrare, insieme a tutti i componenti del Sodalizio, il quarantesimo anniversario della sua fondazione avvenuta il 14 maggio dell'anno 1959.
Era necessario che venisse ricordata questa data e tutto cio' che da quel momento in poi ha avuto seguito, affinche' fosse ricordato ai soci e notiziato agli altri che cosa l'U.A.C. ha fatto o meglio ha saputo fare in quarant'anni della sua vita.
E questa "breve storia", della quale il merito va all'Avv. Lucio Catalan, ne sia la testimonianza.
Col proposito e l'augurio di mantenere sempre alto il prestigio dell'U.A.C., auspico di poter festeggiare fra dieci anni un degno cinquantenario.
A tutti coloro che leggeranno questa storia vada dunque il mio saluto piu' cordiale.

Il Presidente dell'U.A.C.
Donato Strada


La magia della carambola.
Chi si sia accostato al gioco della carambola, il piu' nobile dei giochi di biliardo, e ne abbia subito la magia, difficilmente riesce a sottrarsene. Si', perche' non appena si sia acquistata un po' di esperienza ci si rende conto che la carambola consiste in un continuo divenire di programmi di gioco, un costruire, risolvere, nuovamente programmare e cosi' via.Il gioco ha dunque in se' qualcosa di creativo costante, con la conseguente per il giocatore di veder risolto, salvo errori, ogni suo problema a forza di calcolo e di logica, ma nello stesso tempo con la costante spinta a voler raggiungere un risultato migliore di quello fino a quel momento conseguito.
A questa componente psichica se ne aggiunge pero' anche una fisica: infatti il dover fare, ad esempio, cento carambole impone anche di dover eseguire una leggera ma necessaria ginnastica, consistente in cento piegamenti sulle gambe ed altrettanti con il busto, con le braccia, con la testa, con il collo. Per effetto di queste due componenti, una partita alla carambola e' una salutare evasione dai pensieri di ogni giorno, in quanto esige una continua concentrazione sul gioco abbinata ad un continuo movimento.
A chi non ha mai provato a giocare non posso allora dire altro che:"Provate! Vi fara' bene! Vi dedicherete ad un gioco intelligente senza che sia statico". Del resto e' notorio che i giocatori di carambola sono normalmente tutti longevi. Mi auguro percio' che la lettura di questa "breve storia" oltre a far conoscere che cosa sia stata e cosa sia l'U.A.C. induca qualche lettore anche a volerne far parte.

Lucio Catalan


Un sentito ringraziamento.
Quando l'avvocato ed amico Lucio Catalan mi ha informato del suo desiderio di pubblicare questo articolo, sono rimasto favorevolmente colpito nel vedere quanto era ancora viva in lui la passione ed il desiderio di far conoscere questo nobile sport al maggior numero di persone possibile. In questo ho cercato di aiutarlo con una divulgazione di tipo moderno quale quella "on line". Ho contribuito pure aggiungendo altro materiale documentaristico, di cui egli era fra l'altro gia' ampiamente provvisto: ugualmente cio' gli ha procurato molta commozione e altri ricordi, che forse erano stati volutamente riposti nel suo subconscio.
E lo ringrazio sentitamente per aver richiamato alla memoria di quanto, prima mio nonno e poi mio padre, abbiano contribuito ad aumentare l'interesse e la passione di questo magnifico sport in primis nella citta' di Trieste.

Sergio Rossi


La storia dell'U.A.C.
L'Unione Amatori della Carambola di Trieste fu il primo circolo italiano di biliardo ufficialmente e regolarmente costituito.
La costituzione avvenne il 14 maggio dell'anno 1959 con atto regolarmente registrato.Oggi, l'U.A.C. fa parte della grande Federazione Italiana Biliardo Sportivo con sede a Milano.
L'iniziativa sorse fra un gruppo di appassionati della carambola che frequentavano il Caffe' Nazionale di Piazza dell'Unita' d'Italia (dove ora si trova il bar dell'Hotel Duchi d'Aosta) nel quale esisteva un biliardo, com'era uso in quasi tutti i caffe' di Trieste. Coloro che appartengono alle generazioni dell'epoca ricorderanno certamente i biliardi del Caffe' Portici, del Caffe' San Marco, del Caffe' Milano, del Caffe' Secession, del Caffe' Stella Polare e di tanti altri caffe' di Trieste.


Animatore di questi appassionati era il dott. Riccardo Rossi - che fu poi il primo Presidente della neonata U.A.C. - figlio di un Ernesto Rossi, grande biliardista, che era stato campione di carambola dell'Austria-Ungheria.
Gli altri Soci fondatori furono: Fulvio Valle, Stelio Pecelli, Carlo Tornelli, Carlo Crismani, Sergio Biasutti, Risto Delak e Lucio Catalan.
La cosi' creata Unione svolse inizialmente la propria attivita' sportiva biliardistica presso l'Accademia Deagostini, grande sala di biliardi sita allora al I piano della casa di Via Carducci al n.24.
Cola' ebbero luogo i primi tornei a carattere competitivo. Successivamente, a seguito di accordi presi con l'allora proprietario del Caffe' degli Specchi (tutt'ora esistente), il piranese Asperti, la sede sociale dell'U.A.C. venne fissata presso questo Caffe', dove esistevano biliardi da competizione, e la' continuo' a svolgersi l'attivita' dilettantistica ed agonistica dell'Unione.
Sempre col concorso del proprietario del Caffe' fu organizzata la "Coppa Trevisan", in memoria di un ex-giocatore, disputata in tutte le specialita' della carambola e nei giochi con birillini della "goriziana" o "francesina" come veniva allora chiamata.
Furono organizzati e disputati dei tornei sociali liberi a tutti per facilitare l'affluenza al Circolo di nuovi soci. E fu cosi' possibile cominciare a formare le prime graduatorie e classifiche fra i giocatori.Venne anche organizzato un torneo studentesco per ragazzi di eta' da 14 a 18 anni e vennero invitati anche i genitori ad assistere agli incontri ed alla premiazione dei migliori per dimostrare quanto l'ambiente dell'U.A.C. fosse "sano" ed utile a creare nei giovani una spinta all'agonismo (ma con grande correttezza), sotto la vigilanza di persone adulte e responsabili.


Nel frattempo i dirigenti dell'Unione erano riusciti a prendere contatto con le piu'alte sfere della Confederazione Europea del Biliardo, associata all'UNESCO. Uno dei dirigenti della Confederazione fu inviato appositamente a Trieste per dare all'associazione triestina tutti i ragguagli possibili sulle modalita' di svolgimento dei campionati, sulle regole di arbitraggio e sull'organizzazione biliardistica in generale. In tale occasione furono anche gettate le basi per organizzare a Trieste una grande manifestazione biliardistica a livello europeo.
Fu cosi' che, sull'onda dell'entusiasmo, l'U.A.C. si lancio'ad organizzare a Trieste il XIX Campionato Europeo di Carambola nella specialita' delle "3 Sponde". La manifestazione, svoltasi nel marzo del 1960, ebbe un successo strepitoso.


Col concorso, anche finanziario, del Comune di Trieste, della Provincia e di Enti cittadini, oltre al sacrificio personale dei dirigenti e dei soci dell'U.A.C., furono invitati a prendere parte alla competizione i campioni ed i migliori giocatori dell'Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Svizzera, Spagna e dell'Italia. In rappresentanza dell'Italia prese parte al campionato il triestino, socio dell'U.A.C., il dott. Giuseppe Tomsich, farmacista, il quale in seguito conquisto' i titoli di campione italiano di tutte le specialita' della carambola e divenne giocatore internazionale di grande levatura. Il Campionato ebbe luogo nella magnifica sala messa a disposizione dal Circolo della Cultura e delle Arti, sita nel complesso del Teatro G. Verdi. La gara fu vinta dall'austriaco Johan Scherz. Al terzo posto si classifico' l'esordiente belga Raymond Ceulemans, il quale negli anni seguenti divento' campione mondiale imbattibile nella specialita' delle "3 Sponde". Ed egli sempre ricorda questo suo "battesimo" triestino in un campionato internazionale.
Il Campionato Europeo ebbe, come detto, un successo enorme ed una risonanza senza precedenti per la citta' di Trieste. Infatti la finale del Campionato fu trasmessa (allora!) in EUROVISIONE in tutti i paesi dell'Europa occidentale, con una premessa visione della citta'. La televisione italiana dedico' all'avvenimento un'ora di trasmissione la domenica pomeriggio dalle ore 17 alle 18, sul primo canale. I dirigenti dell'U.A.C. vennero intervistati per un servizio alla radio dall'allora semplice cronista Demetrio Volcich, divenuto molto tempo dopo Direttore della RAI ed oggi Senatore della Repubblica Italiana.Le Poste Italiane dedicarono una cartolina all'avvenimento con relativo annullo speciale.


Dal Caffe' degli Specchi, che doveva essere restaurato e trasformato, l'U.A.C. trasferi' la propria sede presso il Caffe' Miramare in Piazza della Liberta' di fronte ai giardini della Stazione centrale. Oggi il Caffe' non esiste piu' ed ha dato posto alla sede di una banca.
Intanto maturavano altri avvenimenti importanti. L'U.A.C. organizzo' alcuni campionati italiani di carambola che ebbero svolgimento per due volte presso la Stazione Marittima, una volta negli ambienti della Fiera di Trieste ed una volta a Muggia. Nel 1969, per celebrare i dieci anni della sua nascita, l'U.A.C. organizzo' una manifestazione internazionale ad alto livello presso la sede della Associazione Ricreativa Addetti Comunali (ARAC) di Trieste, Largo Giardino. Si tratto' dell'incontro tra giocatori di primo piano appartenenti a clubs delle citta' di Barcellona, Locarno, Vienna e Zagabria oltre, naturalmente, ad una rappresentativa italiana con giocatori dell'U.A.C.
Prima ancora, nel 1961, un giovane socio dell'U.A.C., Sergio Vidotto, appena ventenne, aveva partecipato, in rappresentanza della Federazione Italiana di Biliardo, al Campionato Europeo Juniores, piazzandosi brillantemente al terzo posto su un cast di dieci giocatori, ossia i migliori giovani delle altre Federazioni Europee. In seguito il Signor Vidotto vinse anche un Campionato Italiano e tuttora pratica il biliardo ad alto livello.
Per la forzata trasformazione del Caffe' Miramare nel 1968, l'U.A.C. dovette trovarsi un'altra sede. Fu in tale occasione che l'Unione si sistemo' non piu' in un locale pubblico, bensi' in una propria sede privata, un ampio locale in via Giulia, dove vennero collocati tre biliardi ormai di proprieta' dell'associazione che li aveva acquistati con l'aiuto della fabbrica di biliardi Mari, il cui titolare era divenuto amico e simpatizzante dell'U.A.C.


Nel 1984, sotto la presidenza del Signor Claudio Zuliani, per celebrare i venticinque anni dalla sua fondazione, l'U.A.C. organizzo' un Trofeo Masters Internazionale con la partecipazione dei migliori giocatori dell'Italia, dell'Austria e dell'allora Jugoslavia.L'incontro finale fu vinto dal campione italiano Zanetti di Bolzano contro l'austriaco Scherz (quello stesso che nel 1960 aveva vinto a Trieste il Campionato Europeo a "3 Sponde").
Ancora un trasferimento di sede per l'U.A.C. ebbe luogo nel 1975, perche' nei locali di via Giulia doveva prendere posto un'altra banca (!). Per iniziativa del socio signor Vidotto fu reperito ed attrezzato un grande appartamento in via F. Venezian n.7 al primo piano, e cola' l'Unione rimase fino al 1995 quando e' avvenuto l'ultimo trasferimento in seno all'ARAC, formando la sezione sportiva di biliardo di questa Associazione. Ed in questo frattempo l'U.A.C. ha continuato, come continua, la sua attivita' sportiva in campo nazionale che internazionale. I suoi soci partecipano ad incontri a livello nazionale. Periodicamente, invece, si disputava - anche presso la sede dell'ARAC - un incontro triangolare tra una squadra dell'U.A.C., una di Zagabria ed una di Graz. Ogni citta' ospitava alternativamente gli incontri fra le tre squadre per la conquista di una coppa assegnabile dopo tre vittorie consecutive. Dopo sorti alterne la Coppa e' stata assegnata al Club di Graz.
Ancor prima l'U.A.C. aveva partecipato spesso anche a manifestazioni esterne alla citta' di Trieste, portando per l'Europa il nome della nostra citta'. Con una propria squadra di quattro elementi aveva partecipato per piu' anni di seguito alla Coppa Europa per le Squadre di Clubs recandosi ad affrontare incontri con squadre avversarie in Svizzera, Austria, Belgio e Germania. Ed a Trieste aveva ospitato le squadre dei Circoli biliardistici di Vienna, Lisbona, Zagabria e Ginevra.
L'U.A.C. pubblicava poi periodicamente il "Gazzettino U.A.C.", che era un notiziario riassumente le principali novita' italiane e straniere in materia di biliardo. Si riportavano risultati di tornei e campionati nazionali ed esteri per le varie specialita', programmi per manifestazioni future, notizie della Confederazione Europea del Biliardo e dell'Unione Mondiale del Biliardo.


Anche dal punto di vista dirigenziale l'U.A.C. puo' esibire precedenti di tutto rispetto. Il dott. Riccardo Rossi, piu' volte Presidente dell'U.A.C., ora scomparso, aveva raggiunto la carica di Vice-Presidente della Confederazione Europea. L'avv. Lucio Catalan, anch'egli piu' volte Presidente dell'U.A.C., aveva ricoperto per un biennio la carica di Amministratore effettivo dell'Unione Mondiale del Biliardo, affiliata all'Associazione UNESCO ed ora e' Amministratore Onorario e Membro d'Onore dell'Unione Mondiale. Claudio Zuliani era stato Commissario ai Conti in occasione delle Assemblee Generali della Confederazione Europea. Tutti e tre questi soci dell'U.A.C. avevano piu' volte fatto parte della delegazione ufficiale in rappresentanza della Federazione Italiana Biliardo Amatori alle Assemblee Generali della Confederazione Europea.


Sono tanti dunque i "palmarès" che l'Unione Amatori della Carambola puo' esibire per il corso della sua storia, dalla fondazione fino ad oggi e troppo lungo sarebbe elencare nei dettagli tutti i meriti di cui puo' fregiarsi. Ma sembra giusto ricordare coloro che in campo agonistico hanno dato lustro all'Unione con le loro prestazioni sportive. Oltre ai gia' ricordati Giuseppe Tomsich e Sergio Vidotto va menzionato il socio Paolo Della Valle, giocatore internazionale specializzato nella competizione del "biliardo artistico". Il socio Elio Gardossi fu per molti anni detentore del record della piu' lunga serie (14) nella specialita' della carambola a "3 Sponde". Poi, in tempi piu' recenti, altri Soci si sono distinti partecipando a manifestazioni nazionali ed internazionali. E non si adontino costoro se, per ragioni di brevita', non vengono singolarmente ricordati tutti.
Recentemente pero' l'ARAC, presso la quale l'U.A.C. ha la sua sede, con scarsa sensibilita' sportiva, ha compresso l'attivita' del'Unione privandola di uno degli ambienti che aveva a disposizione e costringendola, di conseguenza, anche ad eliminare un biliardo. E' stato percio' giocoforza ridurre l'attivita' agonistica a tal punto che non si sono potuti nemmeno rispettare gli impegni sportivi presi, ne' il regolare svolgimento dei propri programmi. Con cio', proprio nella ricorrenza del quarantennale, viene messa in pericolo persino la continuita' dell'esistenza dell'U.A.C., in quanto, a causa di questi disguidi, diversi soci se ne sono allontanati.
A tale proposito va ricordato che l'U.A.C. non ha mai usufruito di contributi da parte degli Enti Pubblici, ma si e' sempre mantenuta con le contribuzioni dei propri soci oppure con elargizioni di Enti o persone private.
Il proponimento costante e' quello di rinnovare i fasti di un tempo, di riportare nuove glorie col nome di Trieste e di legare ancora altri nastri di vittoria al suo vessillo.



Il Consiglio Direttivo per il quarantennale dell'U.A.C. e' cosi' composto:

Presidente: Donato Strada

Consiglieri: Elio Gardossi, Fulvio Germani
Direttore Sportivo: Paolo Vattovani
Segretario: Eldo Capriulo
Tesoriere: Fulvio Cerasari
Probiviri revisori: Lucio Catalan, Paolo Magro, Livio Pozzecco





Go home
e-mail me


Edito a Trieste il 4 luglio 1999
Ultima revisione 18 gennaio 2006