La città di Kyrene, capoluogo della Cirenaica, odierna regione della Libia, fu probabilmente fondata nel 631 a.C. da coloni dori di Thera, odierna Santorini, guidati dall’ecista Batto, capostipite della dinastia dei Battiadi. Il suo vero nome era Aristotele, ma era chiamato “Batto“, che in greco significava "balbettante" (ma probabilmente questo era un nome regale libico).
Costui reclutò a forza un giovane ragazzo da ogni famiglia della città e con essi lasciò l’isola di Thera, seguendo le indicazioni dell’oracolo di Apollo e navigò alla ricerca di una fonte indicata dal dio stesso. Scelse così un luogo presso una fonte di Apollo, detta Kyra, da cui per alcuni deriva il nome della città, mentre per altri sembra significhi invece "terra degli asfodeli".

La città si trova su una collina che domina il mare, immersa in una pineta in cui si apre una radura che la mostra in tutta la sua magnificenza. Per la sua posizione e la ricchezza del territorio dette origine ad altre città e borghi greci, i cui abitanti non si mescolarono mai con gli autoctoni, nè concessero mai loro il diritto di cittadinanza.

La Cirenaica vista dal satellite

Mitologicamente Kyrene, figlia di Ipsco, Re dei Lapiti e della ninfa Clidanope, disprezzò i lavori propri del suo sesso per darsi alla caccia di belve sul monte Pelio col pretesto che le greggi paterne dovevano essere protette. Un giorno Apollo la vide lottare senza armo con un leone. Stupito, chiamò il centauro Chirone, il quale gli suggerì di farne la sua amante. Apollo, non se lo fece ripetere due volte e, su un cocchio trainato da cigni, portò Kyrene in Libia nel posto che poi doveva assumere il suo nome. Con l'aiuto di Afrodite amoreggiò con lei, mettendola incinta di Aristeo. Apollo, molto indaffarato, lasciò Kyrene in Libia, ma ritornandovi un'altra volta, generò con Kyrene il vate Idmone. Kyrene però non può essere biasimata se le sporadiche visite del suo amante non le bastassero: una volta amoreggiò anche con Ares e ne nacque il tracio Diomede.

La storia della città di Kyrene è alquanto complessa. Sembra che inizialmente i coloni greci avessero raggiunto un'isola di nome Platea (oggi Bomba) di fronte alle coste libiche. Successivamente occuparono una fascia di costa chiamata Aziris ed infine, dopo aver concluso un trattato con i Libici nativi, fondarono finalmente la città di Kyrene.

Nei secoli successivi i discendenti di Batto regnarono su Kyrene, e precisamente:
Aristotele Batto I° dal 631 al 599 a.C.
Arcesilao I° dal 599 al 583 a.C.
Batto II° il Benedetto dal 583 al 560 a.C.
Arcesilao II° il Violento dal 560 al 550 a.C.
Batto III° lo Zoppo dal 550 al 530 a.C.
Arcesilao III° dal 530 al 514 a.C.
Batto IV° il Giusto dal 514 al 470 a.C.
Arcesilao IV° dal 470 al 440 a.C.

Benchè Kyrene fosse stata fondata dopo un trattato con i nativi, le relazioni fra Greci e Libici furono spesso tese. Durante il regno di Batto II° nuovi colonizzatori furono invitati ad occupare altri territori libici. Ciò procurò grandi risentimenti, ed i Libici chiesero al Re Egiziano Apries di aiutarli nella guerra contro i Greci, ma il Faraone fu sconfitto (570 a.C.).
In questo periodo c'erano notevoli tensioni sociali nella madrepatria Grecia. Come sempre gli aristocratici erano in competizione per la gloria e l'onore, ma la situazione era diventata più complessa perchè i ricchi non aristocratici, proprietari terrieri, chiedevano di avere un'influenza politica. Uno degli aristocratici divenne unico "regolatore" (tiranno) in cooperazione con i non-aristocratici; egli diede loro diritti politici e potè governare la città per un certo tempo. Gli stessi conflitti vi furono anche a Kyrene, ma la monarchia Battiade fu capace di resistere e sopravvivere.

Panorama di Kyrene

Tuttavia si dovettero superare difficoltà molto gravi. Quando Arcesilao II° divenne Re nel 560 a.C., egli affrontò una seria opposizione, guidata da suo fratello Learco. Non riuscendo ad ottenere quanto desiderato, i membri dell'opposizione abbandonarono Kyrene ed andarono in una città libica, Barca, dove si allearono con i Libici. Quando Arcesilao II° attaccò i Libici fu sconfitto (perdendo 7000 uomini) ed egli stesso fu ucciso per mano di suo fratello (550 a.C.). Ma la Regina Eryxo lo vendicò: Learco fu ben presto assassinato, ed il figlio di lei Batto III° divenne Re (550-530 a.C.).

Questo Re comprese che non era fatto per regnare davvero: invitò allora Demonax, un greco di Mantinea, a preparare una nuova Costituzione. Costui divise il popolo in 3 gruppi: quelli venuti da Thera, quelli originari del Peloponneso e Creta e quelli che provenivano dalle Isole egee. La potenza del Re fu confinata a compiti religiosi. Nonostante ciò, la monarchia tuttavia sopravvisse, cosa piuttosto rara nel mondo greco.

A questo punto, la dinastia di Kyrene cercò di nuovo l'aiuto dei Libici e dell'aristocrazia. La trovò nell'Egitto : Batto III° maritò sua figlia Ladice con il Re Amasis e l'alleanza fu così conclusa.

Nel 525 a.C. il Re persiano Cambise conquistò l'Egitto ed il Re Argesilaso III° di Kyrene accettò le regole impostegli. I persiani garantirono l'alleanza ed Argesilao III° si sentì abbastanza forte da richiedere le prerogative reali, che portarono ad una lotta civile in città. Nel 518 l'opposizione espulse il Re, che si rifugiò a Samos, dove però si riarmò. Utilizzando questi soldati, sconfisse i suoi oppositori e ritornò a Kyrene. Questi uomini ricevettero terreni per l'aiuto prestato, ma Arcesilao III° era incapace di regnare e scappò da suo suocero, il Re libico Alazeir di Barca. Sconfitti, entrambi vennero uccisi.
In questo momento (514 a.C.?) divenne importante l'antica alleanza con i persiani. La Regina Ferefima che aveva perduto suo padre e suo marito, invitò i Persiani a Kyrene. Il Satrapo Aryandes d' Egitto accettò l'invito e conquistò Kyrene. Il nuovo Re, Battus IV°, non rimase a lungo Re di un regno indipendente, ma fu sostanzialmente un re-fantoccio. È possibile che egli fosse sottomesso ai voleri persiani anche dopo la disastrosa spedizione del Re Serse in Grecia (480-479 a.C.).

Kyrene - Tempio di Zeus

Durante il regno di Batto IV°, Kyrene era una vera città molto ricca, che esportava grano, orzo olio d'oliva ed aveva monopolizzato il silphium, la pianta con proprietà aromatiche e medicinali.
Uno degli sviluppi più notevoli in Kyrene fu l'introduzione di un nuovo dio, Amun, il dio oracolo dell'oasi di Siwa. I Greci identificarono questa divinità libico-egiziana con il loro dio supremo Zeus e trasformarono questo nome in Ammone, che è un bel gioco di parole: "ammos" è una parola greca che significa "sabbia", in altre parole, i Greci applicarono in modo adatto il nome di "Zeus Sabbioso". Da Kyrene questo culto si espanse nella madrepatria Grecia e si propagò anche grazie al famoso poeta Pindaro (522-445 a.C.).

Dopo il regno di Batto IV°, che durò per circa 40 anni, divenne Re suo figlio Arcesilao IV° (470 a.C.). Egli fu una persona celebre fin dalla giovane età perchè vincitore di una corsa di carri nel 462 nei Giochi Pitii a Delfi. Questa vittoria fu celebrata da Pindaro nella IV e V Ode Pitia. Ciò sicuramente aumentò la legittimazione del governo di Arcesilao, legittimazione che però avrebbe dovuto essere ovvia dopo 8 generazioni della dinastia. Degno di nota è pure il consiglio di Pindaro al giovane Re di rappacificarsi con l'opposizione. Ma la lotta civile continuò finchè nel 440 a.C. Arcesilao IV° fu espulso dalla città. Egli fuggì a Euesperides, ma venne ucciso e Kyrene si riorganizzò in forma democratica.

Questo stato di cose durò per quasi un secolo, ma le informazioni su questo periodo sono scarse. Tuttavia si pensa che Kyrene mantenne la sua indipendenza così come l'Egitto, che però in seguito si rivoltò nuovamente ai capi supremi persiani nel 404 a.C., sotto il regno di Amirteo. Questa volta la ribellione egizia fu soppressa, ma è possibile che i Persiani non riconquistarono Kyrene, ed è quindi possibile che essa continuasse a mantenere la sua indipendenza anche dopo la rivolta egiziana. Se così avvenne, il Re Agesilao IV° doveva essere stato una grande celebrità del mondo greco.

Da questo punto si arriva alla morte di Alessandro Magno, conquistatore dell'Egitto e dell'Impero Achemenide. In Egitto gli succedette l'amico Tolomeo.
In questo periodo scoppiò una guerra civile in Cyrenaica: un gruppo di esiliati invitarono un capo mercenario di nome Tibron, noto per essersi appropriato di un famoso tesoro (l'ammontare delle tasse pagate da Babilonia). Tibron arrivò ed espulse gli oppositori che scapparono in Egitto, dove chiesero aiuto a Tolomeo. Il Faraone inviò il generale Ofella, che ripristinò l'ordine e riunì tutte le città in una singola provincia (322 a.C.). Da allora Kyrene e la Cyrenaica fecero parte dell'Impero di Tolomeo, benchè esse ebbero in seguito anche alcuni brevi periodi di indipendenza.

Apollonia, il porto di Kyrene

In età ellenistica 5 furono le città più importanti della Cirenaica, chiamate la "Pentapoli": Kyrene, Barca, Euesperides, Apollonia (il porto di Kyrene) e Teuchira (v.carta-titolo).
Il generale Ofella aggiunse una sesta città, Ptolomais, che rimase in carico nella regione fino a quando egli morì durante una spedizione greca contro Cartagine (308 a.C.). Immediatamente la Cyrenaica cercò di riguadagnare la sua indipendenza, ma Tolomeo d'Egitto, ora Re, mandò il generale Magas (301 a.C.), che governò la provincia. Tuttavia, dopo la morte di Tolomeo (282 a.C.), Magas si alleò con il Re Seleucide Antioco I° e fondò da questo possedimento un proprio regno.

Magas morì nel 250 o 249 a.C. e gli succedette Demetrio il Giusto, il figlio di Demetrio Poliorcete, uno dei Diadochi. Il più giovane Demetrio morì dopo un breve regno, e la Cyrenaica divenne nuovamente parte dell'Impero tolemaico. Questa situazione perdurò per circa 80 anni.
Un secondo periodo d'indipendenza fu durante il regno di Tolomeo VIII° Euergetes Physcon, un figlio del Re egiziano Tolomeo V° Epifane. Nel 163 egli fu fatto Governatore della Cyrenaica, ma incontrò molta opposizione, che superò con l'aiuto di Roma. Da quel momento la Cyrenaica divenne un Protettorato romano.
Questo'ultimo perdurò fino al 145 a.C., quando Tolomeo VIII°, inaspettatamente, fu fatto Re dell'Egitto.Egli decretò che alla sua morte (116 a.C.) suo figlio Tolomeo Apione diventasse il successore in Cyrenaica. Il regno dell'ultimo Re della Cyrenaica indipendente durò 20 anni e quando egli morì nel 96 a.C., i Romani appresero che avevano ereditato Kyrene e le altre città della pentapoli. Diciotto anni dopo, essi ne fecero una Provincia, assieme a Creta.

Durante le guerre civili, Kyrene fu per breve tempo occupata da Selene (v. Juba II°, bibliografia), figlia del Generale romano MarcAntonio e dell'ultima regina tolemaica Cleopatra VII (34-31 a.C.).
Dopo una breve rivolta degli ebrei la Kyrenaica ebbe un lungo periodo di pace sotto il governo romano. L'imperatore Augusto presentò la sua Capitale con un nuovo tempio dedicato al dio Giove (replica della famosa statua di Zeus, fatta da Fidia) e altri Imperatori fecero regali simili.
La tranquillità della città fu interrotta brevemente solo nel 115 a.C., quando un ebreo di nome Luca si proclamò Messia ed iniziò una rivolta. Vi furono distruzioni su larga scala, ma alla fine i Romani ripresero la loro provincia e l'Imperatore Adriano ordinò agli ebrei di pagare la ricostruzione.

Kyrene fu la città d'origine di parecchi famosi scienziati e studiosi greci. Il matematico Teodoro (465-399 a.C.) sviluppò la teoria dei numeri irrazionali (p.es la radice di 3). Il suo soprannome di "senza dio" (335-260 a.C.) sembra essere dovuto quale uno dei fondatori dell'ateismo.
Un suo contemporaneo più giovane, Callimaco, venne considerato uno dei più importanti poeti dell'antichità, ed Eratostene (276-193 a.C.) sarà sempre ricordato come il primo uomo che misurò la circonferenza della terra (che egli pensò essere 43.500 km).
In filosofia la scuola Cyrenaica riteneva che il piacere fosse la miglior cosa della vita.
La ricchezza di Kyrene era data dalla produzione di grano, vino, frutta e soprattutto di silphium, di cui riforniva la Grecia e, in particolare, Atene e successivamente Roma.

Gli scavi archeologici di Kyrene hanno riportato alla luce numerosi edifici della città greca, romana e bizantina. In direzione SE rispetto alla porta dell'Acropoli corre una lunga strada sulla quale si apre l'agorà con il Campidoglio, il tempio di Demetra, il portico di Zeus Sotere, di Roma e di Augusto, e numerosi altri edifici.
Procedendo lungo la stessa strada si giunge al Cesareo, grande cortile recinto di colonne, all'interno del quale era un tempio di cui resta il basamento. A N dell'Acropoli, intorno alla fonte di Apollo, era il santuario del dio di cui restano numerose vestigia di edifici, tra cui il ninfeo della ninfa Kyrene, il tempio del dio, il tempio di Artemide, le Piccole e le Grandi Terme.
A NW del santuario si trova il teatro. Parecchio spostato a E rispetto al santuario di Apollo è il cosiddetto “Grande Tempio”, presso il quale si trova lo Stadio.
La scultura di Kyrene è documentata dal periodo arcaico a tutta l'età imperiale romana ed offre esempi di pregevolissime opere; tra questi il cosiddetto Atleta di Kyrene (V sec. a.C.) e l' Afrodite di Kyrene del Museo nazionale romano. Provengono inoltre da essa parecchi vasi attici, a testimoniare gli stretti rapporti tra la città e Atene, ma vi sono stati trovati anche vasi corinzi e laconici.
Anche la monetazione è riccamente documentata. Sono stati inoltre scoperti notevoli testi epigrafici, tra cui alcuni editti di Augusto.