Tutta la produzione di monete e medaglie di Joachim Murat, poi Gioacchino Napoleone, è molteplice, varia e ben ricercata dai collezionisti. Ciò principalmente per due ragioni: la prima è dovuta all'attività frenetica di questo personaggio, che in ogni occasione ha avuto il piacere di vedersi raffigurato da vari artisti; la seconda perchè introducendo il sistema decimale nel suo regno ha fatto coniare un buon numero di monete. Non è nemmeno troppo lontana la vanità dell'uomo, che sapeva di essere bello e prestante. Monete e medaglie che lo raffigurano in moltissime occasioni sono molto spesso delle vere e proprie opere d'arte di validissimi incisori. Seguendo il precedente articolo sulle sue vicissitudini con le relative date, è più agevole seguire anche la produzione delle monete e delle medaglie da e per lui fatte coniare.
La differenza fra i ritratti delle monete borboniche e quelle murattiane non hanno nemmeno una possibilità di confronto. Quelle borboniche, con l'immagine di Ferdinando IV°, benchè gli artisti abbiano fatto del loro meglio, mostrano un'effigie con un sorriso con il ghigno e con un naso malformato. Quelle di Gioacchino al contrario sono tutte superbe...

Murat non introdusse subito il sistema decimale nella monetazione del suo Regno: temeva che le popolazioni, abituate a trattare con decimali diversi, non avrebbero capito i vantaggi del cambiamento che era già stato attuato nel resto dell'Italia napoleonica.
Nel Regno di Napoli il sistema decimale fu dunque introdotto il 19 maggio 1811, con poche monete da 5 Lire di prova; l'emissione per i pezzi da 1, 2, 5 Lire non incominciò che nel 1812.
Ma la produzione di monete per i pezzi da 5 lire con la data del 1812 fu modesta: solo 2931 esemplari. Per le 5 Lire furono emesse 27.917 monete e per la Lira 26.806.
Tutti gli altri valori furono battuti nel 1813. Per la 1/2 Lira d'argento vennero coniati 165.499 pezzi.
Non risulta tuttavia che i napoletani cambiassero con facilità i loro vecchi tarì con le nuove lire, sia per abitudine sia perchè nutrivano ancora fiducia nelle monete borboniche.
Nel 1813 Murat fece mettere in circolazione monete con la sua effigie di rame con valori da 10, 5, e 3 centesimi. Questi tagli non furono ben accetti dalla popolazione e vennero ben presto ritirati dalla circolazione.
Nel dettaglio, la moneta da 2 Lire presenta 9 varietà, di cui solo 5 dovute alla punteggiatura; per quella da 5 Lire ne sono state invece riconosciute 5. Per la moneta di 20 Lire ci sono 9 varietà differenti tra i rami corti o lunghi del rovescio; 12 invece sono quelle riconosciute per la moneta da 40 lire.
In realtà tutte queste differenze rappresentano coniazioni diverse.

La produzione di medaglie, anch'essa molteplice e raffinata, incomincia nel 1808 come Re delle due Sicilie e termina nel 1815, anno della sua fucilazione. Naturalmente numerose sono ancor oggi le medaglie coniate in occasioni di ricorrenze o altri avvenimenti.
Noi ci limiteremo a mostrare quelle relative a questo periodo.

Le monete di Joachim Murat (Gioacchino Napoleone Murat) - cataloghi e vari; cortesia CGB.fr

Le medaglie di Joachim Murat (Gioacchino Napoleone Murat) - da Ricciardi, 1985; modificato.





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