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Enrico V il Biondo






Alla morte della Contessa Ermesinda, suo figlio Enrico, detto il Biondo, le successe nella Contea del Lussemburgo e di La Roche e nel Marchesato di Arlon. Con un atto datato il 23 giugno 1247, Enrico cedette a suo fratello Gerardo, come feudatario, la citta' e la castellaneria di Durbuy e le terre di Villance e di Famenne. Nel 1250, Enrico, legato fino ad allora alla causa degli Hohenstaufen, si alleo' con l'Antire Guglielmo d'Olanda e si riconcilio' con la Chiesa.
Con il suo matrimonio, avvenuto nel 1240 con Margherita, figlia del conte di Bar Enrico II, il territorio del Lussemburgo si accrebbe della castellaneria di Ligny. Infatti gia' dal 1231, per un comune accordo tra Ermesinde ed il Conte di Bar, quest'ultimo aveva assegnato questi territori in dote a sua figlia. Questa proprieta' fu pero' la causa di una guerra tra il Conte di Bar ed i suoi Alleati contro il Conte di Lussemburgo ed i suoi Vassalli; il litigio fu arbitrato da Luigi IX, Re di Francia, sotto l'istanza del Papa Clemente IV (1267).
Alle frontiere occidentali della Contea, Enrico V si era trovato coinvolto anche nella lotta che avvenne nei pressi di Namur, finche' Luigi IX fece ristabilire la pace (1256).
Di Enrico V si pote' dire che l'estensione dei territori lussemburghesi che egli raggiunse sotto il suo regno, le infeudazioni alle quali egli procedette, l'influenza che egli ebbe sulle dinastie vicine, presero un'ampiezza tale che si e' potuto chiamarlo il "vero" fondatore della potenza lussemburghese. Le terre in questione sono fra le altre: Marville e Arrancy, Saint-Vith e Salm-en-Ardenne.
Verso la fine della sua vita egli fu ancora coinvolto nel conflitto namuro-liegese chiamato "guerra della vacca di Ciney", finito con l' arbitrio di Filippo III Re di Francia. Nel 1270 all'appello di Clemente IV, il Conte accompagno' Saint Louis nella Crociata, nel corso della quale il Re di Francia mori' a Tunisi. Enrico V, il Biondo, mori' il 24 dicembre 1281 e fu inumato nel Monastero di Clairfontaine, a fianco di sua madre Ermesinde e della sua sposa Margherita.