esiderio 756-774. Duca di Tuscia, ottiene il trono nostante l’opposizione di Rachis e viene appoggiato dal Papa Stefano II cui promette la restituzione di alcuni territori, ma non mantiene la promessa dopo la morte di Stefano.
Il successore di Papa Stefano II, Paolo I, si trova spesso, comunque, in contesa con Desiderio, anche per le intromissioni del Re longobardo nella politica romana e i tentativi di suscitare ostilità tra la Chiesa e i Franchi.
Alla morte di Pipino, Re dei Franchi, la vedova, Bertrada, decide, nonostante l’opposizione di Papa Stefano III (succeduto a Paolo I), di far sposare il figlio Carlo con Ermengarda, e Carlomanno con Gerberga, figlie di Desiderio. Questi matrimoni sembrano favorire la politica di Desiderio, che dà anche in sposa Adelberga ad Arechi, Duca di Benevento e Liutberga a Tassilo, Duca di Baviera. In questo modo il Re Longobardo si vorrebbe assicurare l’alleanza di un tradizionale nemico, di un Ducato spesso infìdo e di un forte vicino.
Alla morte di Carlomanno, fratello di Carlo, i suoi figli, esclusi dalla successione, e la vedova, si rifugiano presso Desiderio poiché Carlo dev’essere l’unico Re dei Franchi. Carlo rompe l’alleanza coi Longobardi e ripudia Ermengarda (771). Desiderio chiede al Papa Stefano III e al suo successore, Adriano I, di riconoscere la successione legittima dei figli di Carlomanno; di fronte al rifiuto egli minaccia di assalire Roma, ma, minacciato di scomunica, desiste e decide di assalire un’altra volta la Romagna bizantina, poi si rivolge ancora contro Roma. Il Papa allora chiama in aiuto i Franchi. Carlo oltrepassa le Alpi, vince la resistenza longobarda a Susa (773) e assedia Pavia, che cade dopo 9 mesi di assedio (6 giugno 774). Desiderio viene preso prigioniero assieme alla moglie e relegato in un monastero in Francia, ove muore.
Con lui e col figlio Adelchi, co-reggente, si conclude la vicenda del Regno Longobardo in Italia.